sabato 14 giugno 2025

1945 Germania anno zero. Atrocità e crimini di guerra alleati nel "Memorandum di Darmstadt" - Massimo Lucioli

Segnalo questo documento finalmente uscito in Italia. 

Non ci sta molto altro da dire rispetto alla quarta di copertina qua sotto riportata, dico soltanto che l'inserto fotografico, piuttosto corposo e terrificante, vale più di tante parole scritte o pronunciate e vale per raccontarla tutta la Storia, pure quella dei cosiddetti "liberatori" e dei loro crimini taciuti o perfino lodati in un'opera insopportabile di travisamento che perdura dalla guerra ad oggi.  
  

Concludo soltanto ricordando che il primo testo di grande diffusione, che denunciò i misfatti su larga scala degli Alleati, fu quello di J. Bacque, "Gli altri lager. I prigionieri tedeschi nei campi alleati dopo la Seconda guerra mondiale". 

Di seguito riporto in ANTEPRIMA un estratto del mio libro "RAZZISMO E FASCISMO" volume 2, di prossima pubblicazione, che sintetizza queste vicende:

"a guerra terminata anche e soprattutto gli americani, assieme ai sovietici, accolsero tanti di quei tedeschi ed ex nazisti, ai quali convenientemente non fu imputato nessun capo d’accusa poiché utili per la nuova guerra, la ‘Guerra Fredda’. Tanti altri invece, nazisti e non nazisti ma comunque pur sempre tedeschi, avevano pensato bene di farli fuori: 4 milioni di soldati germanici al
termine della guerra furono imprigionati in campi di concentramento improvvisati, tenuti all’aperto, senza assistenza sanitaria, con pochi rifornimenti di generi alimentari. 630.000 di questi quattro milioni furono ceduti ai francesi che li usarono per i lavori forzati e che furono quindi considerati come ‘lavoratori’ per le dovute riparazioni di guerra. Lo storico James Bacque, a fine anni Ottanta, aveva stimato, non senza qualche critica, la morte di circa 750.000 persone tra gli internati sotto il controllo americano, 250.000 tra coloro che si trovarono agli ordini dei francesi. I fatti si svolsero in questo modo: il 10 marzo 1945 Eisenhower per aggirare la convenzione di Ginevra mutò lo status da ‘prigionieri di guerra’ a ‘ forze nemiche disarmate’. Gli inglesi non aderirono. Vennero ridotte poco dopo le razioni di cibo varie volte e al contempo venne negato l’accesso ai campi alla Croce Rossa e rifiutata la possibilità ai civili tedeschi di fare donazioni di alimenti ai prigionieri. Nel mese di luglio ci fu il passaggio di parte dei prigionieri ai francesi. Mentre gli americani liberarono le ultime persone alla fine del 1946, i francesi lo fecero soltanto nel 1949. Naturalmente molta di questa documentazione pare che sia stata opportunamente distrutta, l’altra potrebbe esser chissà dove. Del micidiale piano Morgenthau, ossia della riduzione in una sorta di schiavitù dei tedeschi, da deportare e da obbligare ad eseguire i lavori forzati ove necessario negli altri Paesi e dunque del progetto di pastoralizzazione dell’intero territorio germanico, applicato solo in parte ma che produsse 9 milioni di vittime secondo le stime di David Irving, si è già parlato nel Vol. I e di nuovo accennato appena sopra".