(Intima ed irregolare rubrica Libraria)
Ci son libri che non scottano ma che bruciano.
Pochi sanno e pochi possono sapere che vi è stata e vi è una frangia "negazionista" della Shoah che va dalla sinistra socialdemocratica al comunismo più anarcoide o che da essi proviene.
Cesare Saletta, marxista - leninista, è uno di coloro che vi appartiene e che si rifà ad Amadeo Bordiga, uno dei co - fondatori del PCI, un vecchio comunista eretico, il quale nel 1960 lanciava l'allarme contro il pericolo della colpevolizzazione mirata, univoca e generalizzata del nemico già avviata nel primo conflitto mondiale:
"Allo scoppio della guerra imperialista del 1914, sulla denigrazione della Germania e del popolo tedesco si fondò l'inganno gigantesco di presentare il conflitto come guerra ideologica. Non era il capitalismo che imboccava la china ineluttabile della sua infamia e vergogna e della sua svelata barbarie, proclamata dai marxisti. No, la civiltà, una nel tempo e nello spazio, era attributo umano a cui uno solo attentava: il tedesco; tutti gli altri la difendevano in una santa crociata! La bestemmia secolare sta tutta qui; è stata la stessa nel 1939 ed è la stessa oggi".
