lunedì 5 maggio 2025

La mia guerra - Giampaolo Pansa

Tre considerazioni da parte di chi, giovanissimo, scelse la "parte sbagliata" in quel tragico 1943:

1) "quando la nave affonda fuggono non solo i topi, ma talvolta anche gli eroi. I pazzi no, compresi quelli come me che non credono neppure più di andare a morire «per l'onore d'Italia»: i pazzi non fuggono perché non vogliono concludere ragionevolmente le più irragionevoli storie, in sintonia con le proprie scelte"; 
2) "Appena due mesi dopo la guerra era finita, e non l'avevano vinta i morti, come avevo affermato nel mio articolo, ma una congerie di partigiani veri, partigiani falsi, borsari neri, fuoriusciti antifascisti, industriali già fascistissimi e ora fieramente democratici, prelati. Ma soprattutto una schiera di cattivi maestri, quelli in sughero che galleggiano su tutte le acque, che hanno continuato ad insegnare ai ragazzi"; 
 
3) "Ancora oggi mi chiedo quanti di quelli che, avendo fatto al momento giusto il salto della quaglia e trovandosi sullo scranno per giudicare me e altri che come me non furono né saggi né furbi, non si sarebbero dovuti sedere invece al banco degli imputati".