(Intima ed irregolare rubrica Libraria)
Si dice che lo sciamanesimo abbia avuto origine nel III millennio a. C. ma non è così e i due autori, che hanno vissuto sul campo certe esperienze e i viaggi qui trascritti, avrebbero dovuto sottolinearlo con maggior forza.
Certe sapienze nascono all'alba del Tempo e dell'Uomo e son state tramandate oralmente e gestualmente fino a radicarsi nell'inconscio collettivo dei popoli.
Tutto nasce nella 'Terra delle aquile', nella vasta e gelida Siberia (letteralmente la “terra che dorme”), per subire una prima grande battuta d'arresto a partire dal XVII sec. d. C. quando ci fu la massiccia diffusione zarista del cristianesimo ortodosso all'estremo Est e le conseguenti conversioni forzate.
I per nulla affatto pacifici lamaisti non furono da meno, bruciarono simboli e distrussero i luoghi sacri limitando così il passaggio del testimone lungo gli anni di questa religione animista, ma fu soprattutto il bolscevismo a tentare l'eliminazione integrale di questo culto, nell'epoca dell'ateismo di Stato ogni rituale era stato proibito; il carcere, il manicomio o il gulag attendavano chi provava a metterlo in pratica.
Tuttavia la memoria, per quanto cancellata in molti suoi aspetti, è riuscita a conservarsi e a riemergere dopo il crollo dell'Unione Sovietica.
Nel 1996 un grande rito collettivo sciamanico fu organizzato sull'isola Olchon, fu il ritorno al Passato Remoto, il ritorno al Centro.
Premonizioni, previsioni, condizionamenti del presente e del futuro, costumi, canti, naturismo, spiritualismo, poesie, le particolari pietanze, gli sciamani scandiscono le stagioni, i giorni, le attività umane, raccolgono e spargono energie, sono i cantori di Antiche Conoscenze; l'attaccamento alla Madre Terra, con lo sguardo e il pensiero sempre rivolto all'Eterno Cielo Blu, nel segno del numero sacro 9, le loro azioni estatiche culminano nelle 'kamlanie', il rito centrale eseguito di fronte al Sacro Fuoco.
Ma non manca una sovrabbondante dose di bislacca fantasia in tutto ciò e di certo non è sempre consigliabile cadere sotto le loro mani specialmente se non si gode di buona salute: “posso prendere per il collo una persona e tirarlo, se è necessario, posso con grande forza estrarre il male dal suo ventre […] posso prendere una persona e scaraventarla lontano”, dice una di loro, insomma è meglio star bene... in ogni caso!
“Prima dell'inizio dei tempi, non c'erano gli uomini, ma esistevano solo i Tengri dell'Ovest e dell'Est. I Tengri dell'ovest diedero vita all'uomo, che in quei tempi non conosceva né malattia, né morte. I Tengri dell'Est furono gelosi di questo e gettarono malattia e morte tra gli uomini. Allora i Tengri dell'Ovest si riunirono per decidere il da farsi e capirono che sarebbe stato necessario mandare loro uno sciamano. A tale scopo venne scelta l'aquila che discese tra gli uomini e cacciò gli spiriti del male; Ma gli uomini non credettero che l'animale fosse uno sciamano – divinità. L'aquila tornò allora in cielo e chiese ai Tengri dell'Ovest di creare un uomo – sciamano. Si decise, quindi che l'aquila sarebbe dovuta tornare sulla terra per trasmettere la sua conoscenza al primo uomo che avesse incontrato. Ritornò e incontrò una donna che dormiva, si unì a lei ingravidandola. I Tengri dell'Est, a cui era sfuggita la situazione di mano, mandarono allora sulla terra uno spirito cattivo, sotto le sembianze di una splendida fanciulla, che fece innamorare il marito della donna gravida. Lo spirito malvagio chiese all'uomo di allontanare la propria moglie. A quel punto l'aquila comparve di nuovo nel cielo e cacciò lo spirito cattivo. La donna mise al mondo il piccolo Bokoli Kara, il primo sciamano, nato per aiutare le genti. Da quel giorno, gli uomini poterono vivere nuovamente in pace e le aquile tornarono a sorvolare le loro terre”.