"Questa è l'ultima delle tre fosse che ho scavato
per i miei figli! Io li seguirò presto. Abbiamo passato una notte
atroce. In casa ci sono molte altre donne e bambini riversi nel loro
sangue"
"Con il fumo
arrivò una schiera di donne stuprate, in parte ancora sanguinanti, con
uno, due, tre o addirittura quattro bambini al seguito. Barcollavano
lungo Jarmener Chaussee come in trance, con lo sguardo vacuo. Prima o
poi svoltavano tutte a destra, verso Tollense. Fermarle era impossibile.
Psicosi di massa. Volevano annegarsi"
"Le
nonne afferrarono un bambino ciascuna e le giovani madri presero i più
piccoli dalle carrozzine, si precipitarono fuori in preda alla paura e
alla disperazione e si annegarono nella palude"
È
un po' il caso storico - letterario del momento. Uscito in Germania nel
2015, questo libro è stato da poco tradotto in italiano ed è apparso in
bella vista in tutte le librerie.
Nell'edizione tedesca non compare il
sottotitolo previsto per quella italiana ("nazisti fino alla morte") e
sulla copertina originale non vi è nessuna svastica. L'operazione della
Rizzoli è quanto mai discutibile, ma si sa un "nazisti" di troppo e una
croce uncinata aumentano di molto i profitti.
Al
di là di ciò, questo è un argomento che finalmente sta per avere la
giusta attenzione dopo tanti silenzi. A togliersi la vita in un numero
imprecisabile - ma in decine e decine di migliaia scrive l'autore -
davanti all'orda sovietica avanzante, furono i tedeschi e non
semplicemente i "nazisti".
Tra l'aprile e il maggio 1945, ed anche nei
mesi seguenti, avvenne l'impensabile. Per sfuggire all'orrore, alla fine
del proprio mondo, alle violenze interminabili, alle uccisioni di
massa, agli stupri (si contano 2 milioni di donne stuprate),
all'incendio e alla distruzione delle case, dei paesi, dei propri beni,
alla perdita dei propri cari, al vilipendio dei cadaveri, in tanti
presero decisioni definitive.
Dall'altra parte del
fronte arrivavano le bombe, i fumi dei fuochi, le urla strazianti delle
vittime.
L'inferno era là, a pochi passi, stava per arrivare.